Regalo estivo ad aziende e professionisti
All’avvicinarsi delle tanto agognate ferie, veniamo piacevolmente sorpresi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 29 luglio 2022 del Decreto legislativo 27 giugno 2022, n. 104, attuativo di una Direttiva della Comunità Europea.
Tale decreto, a parziale modifica di una precedente normativa, disciplina il diritto all’informazione sugli elementi essenziali del rapporto di lavoro e sulle condizioni di lavoro (cd Decreto trasparenza) nell’ambito dei rapporti di lavoro subordinato. Interessante la data di entrata in vigore, ossia il 13 agosto, giorno dal quale aziende e consulenti dovranno rispettare le novità introdotte dalla norma.
Tra le principali troviamo l’obbligo di comunicare al nuovo assunto, entro trenta giorni dall’inizio del rapporto, una serie di informazioni tra le quali:
- durata del congedo per ferie e degli altri congedi retribuiti
- la forma, la procedura e i termini di preavviso in caso di recesso di una delle parti
- l’importo della retribuzione con indicazione delle modalità e del periodo di pagamento
- la programmazione dell’orario normale di lavoro e le eventuali condizioni relative al lavoro straordinario.
Si può notare come le informazioni sopra esposte, nella maggior parte, rispecchiano i contenuti dei contratti collettivi di lavoro ai quali si rimandava nel momento della redazione dello specifico contratto di lavoro. Adesso, secondo alcune interpretazioni, si dovrebbe consegnare copia del contratto collettivo (150 pagine se va bene) al fine di rispettare il dettato della norma.
E per non lasciare nulla al caso, si dovrebbe consegnare al lavoratore anche copia di quelle disposizioni di legge che governano istituti specifici non disciplinati dalla contrattazione collettiva (congedo di maternita’, congedo per disabilità ecc.) probabilmente dotando il nuovo assunto anche di un comodo zaino per trasportare il materiale.
A prescindere dalla poco opportuna data di entrata in vigore di tali nuovi adempimenti – 13 agosto – non si comprende come ricevere informazioni specifiche e, talvolta, comprensibili solo da addetti ai lavori, possa agevolare un dipendente nella tutela dei suo diritti.
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